Nicola Lecca - sito ufficiale
I LIBRI




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dei lettori
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Premio Settembrini
2008

Premio Hemingway
2003

Prix du premier roman
2001

Finalista Premio Strega
1999



Il treno di cristallo - Mondadori - Collana scrittori italiani e stranieri

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A Broadstairs, incantevole villaggio della costa inglese, Aaron lavora come apprendista nella storica gelateria Morelli e vive in simbiosi con Anja: una madre depressa e protettiva che gli tiene nascosta l'identità del padre e nulla racconta di Zagabria: la città dalla quale sono fuggiti quando lui era piccolo. Fortuna che Gennarino, il suo migliore amico, è un vulcano di allegria e colora di ottimismo il grigiore trasmesso dalla malinconia di Anja. Dal canto suo, Aaron ha imparato a essere felice con poco. Gli bastano il sapore delicato del gelato al mandarino, le passeggiate solitarie lungo le scogliere a strapiombo sul mare e le conversazioni con Crystal, la ragazza che ama. Si sono conosciuti online e la loro relazione va avanti da più di un anno: ma è soltanto virtuale. Ogni volta che lui cerca di organizzare un incontro, lei trova mille scuse per rimandare. Eppure Aaron preferisce la sua presenza incompleta al dolore della solitudine. Finché un evento inatteso sconvolge tutto. Dalla Croazia arriva la lettera di un notaio che annuncia ad Aaron la morte di quel padre che gli è sempre stato tenuto nascosto, e lo invita a raggiungere Zagabria per l'apertura del testamento. In treno, grazie a un biglietto di Interrail. Sprovveduto e impreparato alla vita, Aaron affronterà con coraggio da gladiatore la sua piccola Odissea alla ricerca della verità. Da Amburgo a Zagabria, passando per Praga, Lubiana, Bratislava e Szentgotthárd si incontrerà finalmente col mondo: che lo metterà alla prova, fra rischi e tentazioni, offrendo in cambio incontri inattesi e immensa bellezza. Con la sua scrittura cesellata e limpidissima, Nicola Lecca crea un'appassionante fiaba contemporanea. L'ingenuità del suo protagonista, ricco soltanto dei suoi desideri, dà vita a pagine scintillanti che ci offrono la disarmante purezza di uno sguardo nudo: capace di illuminare la complessità del mondo, evidenziando i paradossi delle relazioni online e le ipocrisie delle tante trappole tese per trarre profitto dalle nostre solitudini.




I colori dopo il bianco - Mondadori - Collana scrittori italiani e stranieri

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Staccarsi dal passato fara' male?
Silke ancora non lo sa, ma e' stanca di Innsbruck: una citta' gelida e perfetta in cui il destino, ostaggio dell'abitudine, domato dalla disciplina e ammansito dalla ricchezza, se ne sta quasi sempre in letargo. Per vivere a pieno sceglie Marsiglia. Ha voglia di novita', di mare e di colori, e non importa se tutto questo comportera' mille sfide: Silke e' finalmente pronta ad affrontarle. Ragazza, ma non ancora donna, rinuncera' al benessere della sua vita privilegiata per trasferirsi in un micro appartamento vicino al porto, lasciandosi alle spalle lo sfarzo della villa di famiglia e il soffocante controllo di genitori ossessionati dalle regole, ancorati alle tradizioni e devoti al culto della reputazione piĆ¹ che all'amore o alla verita'. Fin dal primo istante, Marsiglia coinvolgera' Silke nel suo alveare di esistenze complicate, curandola dalla solitudine e accogliendola con una moltitudine che turba e spaventa, rallegra e commuove. Se a Innsbruck il tempo pareva sospeso in un'illusione asettica e le giornate si susseguivano con la grazia innaturale del nuoto sincronizzato, a Marsiglia tutto scorre, governato da un'imprevedibilita' che mette a dura prova ma offre, in cambio, vivacita' e calore umano. Come accade con Murielle: una vicina di casa chiacchierona che, armata di torte e di prelibatezze africane, aiutera' Silke ad abbandonare la sua riservatezza per unirsi al flusso della citta' e imparare il valore dell'accoglienza, l'importanza dell'ascolto e l'arte di non prendersi troppo sul serio. Nel fitto reticolato delle stradine marsigliesi, Silke si incontrera' col mondo e si rendera' conto che ogni labirinto puo' trasformarsi in un gioco: un rompicapo da risolvere per dimostrare di essere all'altezza della vita. E quando incontrera' la vecchia gattara di rue de la Palud e il giovane Didier, - ladro, atleta e mangiatore di fuoco - si accorgera' che il destino, capace di togliere tanto, e' spesso pronto a dare: proprio quando meno ce lo aspettiamo. Con una scrittura semplice ma elegante, Nicola Lecca realizza l'indimenticabile affresco di una Marsiglia travolgente: e, con uno sguardo pieno d'amore per la vita, rende eterna l'ostinata ricerca di una ragazza desiderosa di un destino che finalmente le assomigli.




LA PIRAMIDE DEL CAFFE' - Mondadori - Collana scrittori italiani e stranieri

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A diciotto anni, Imi ha finalmente realizzato il suo sogno di vivere a Londra. A bordo di un vecchio treno malandato ha lasciato l'orfanotrofio ungherese dove ha sempre vissuto e, nella metropoli inglese, si e' impiegato in una caffetteria della catena Proper Coffee. Il suo sguardo e' puro, ingenuo e pieno di entusiasmo: come gli altri orfani del villaggio di Landor, anche lui non permette mai al passato di rattristarlo, ne' si preoccupa troppo di cie' che il futuro potrebbe riservargli. Ha imparato a vivere nel presente, a godersi ogni pie' piccola emozione e si impegna di giorno in giorno, con costanza, a preparare un cappuccino sempre pie' delizioso. Le tante e minuziose regole che disciplinano la vita alle'interno della caffetteria e' riassunte nel Manuale del caffe' cui i dirigenti della Proper Coffee alludono con la deferenza riservata ai testi sacri e' gli sembrano scritte da mani illuminate capaci di individuare in anticipo la soluzione a qualsiasi problema pur di rendere possibile il completo benessere di impiegati e clienti. La e'piramidee' gerarchica che ordina la Proper Coffee sembra a Imi infinitamente pie' chiara e rassicurante del complesso reticolo di strade londinesi: che nascondono meraviglie, ma nelle quali e' assai facile perdersi e disorientarsi. Dovre' passare molto tempo prima che Imi e' grazie al cinismo di un collega spagnolo e ai saggi consigli della sua spensierata padrona di casa Lynne e' cominci a capire la durezza di Londra e le'impietosa strategia delle regole riassunte nel Manuale del caffe'. Tanto candore finire' per metterlo in pericolo: e sare' infine Morgan, il libraio iraniano dagli occhi profondi, a prendersi a cuore il destino di Imie'e' coinvolgendo nel suo audace progetto Margaret, vincitrice del premio Nobel per la letteratura: anziana e ormai stanca di tutto, ma ancora capace di appassionarsi alle piccole storie nascoste tra le pieghe della vita. Con la scrittura ferma, cesellata e limpidissima che da sempre e' la cifra del suo stile, Nicola Lecca crea une'elegante fiaba contemporanea capace di affondare lo sguardo nei paradossi, nelle ipocrisie della societe' dei consumi e nelle'affollata solitudine in cui ogni nostro bisogno ci consegna a una rete, appositamente tesa da altri per trarne profitto. La scelta di uno sguardo umile e e'spoglio di tuttoe' come quello di un orfano pieno soltanto dei suoi desideri de' vita a pagine scintillanti, ironiche, capaci di illuminare la complessite' del mondo e di emozionarci profondamente.



IL CORPO ODIATO - Mondadori - Collana scrittori italiani e stranieri

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A diciannove anni, Gabriele decide di lasciare il suo piccolo paese perso nelle'Appennino marchigiano per andare a vivere in Francia. Parte da un giorno alle'altro, senza salutare nessuno: fugge dalla noia di une'infanzia borghese e da una famiglia incapace di condividere le sue emozioni. A Parigi cerca una camera in cui dormire e trova lavoro come commesso in una famosa gioielleria delle'avenue Montaigne. Ancora non lo sa: ma il suo vero viaggio comincia proprio ora. Sare' un viaggio doloroso, ma necessario, alla scoperta di se', verso le'atroce accettazione di un desiderio lontanissimo da tutte le regole che fino a quel momento si e' ferreamente imposto: il desiderio di avere un corpo perfetto e degno di essere amato da un altro ragazzo. Questo romanzo e' il diario preciso, metodico e implacabile di una guerra: quella di un giovane uomo contro se stesso, contro i propri desideri pie' profondi, e, soprattutto, contro la propria e'imperfezionee'. Passo dopo passo, attraverso pagine scritte con strenua oneste', assistiamo al consumarsi del corpo di Gabriele, costretto alla rinuncia del cibo e al tormento di une'attivite' fisica portata alle'estremo nel tentativo di accettarsi e di assomigliare sempre pie' alle'irraggiungibile immagine interiore che egli ha di se'. Partecipiamo a momenti di cupo scoraggiamento, di rabbia e perfino di disgusto, ma anche ad attimi di gioia pura e di ritrovata pienezza, troppo spesso avvelenati da un senso di colpa sempre presente, inesorabile. Cose' le notti proibite e sconvolgenti trascorse al The'atre de la Princesse e' la discoteca di place de la Bastille che Gabriele frequenta e' sono seguite con regolarite' da una delusione amara e da lunghi periodi di reclusione nella e'camera iperbaricae', come lui chiama il luogo in cui si raggomitola alla ricerca di un senso, di un equilibrio che gli consenta di dar vita alle sue pulsioni senza rimanerne travolto e ucciso. Attenzione, pere': questa non e' una lotta contro il pregiudizio degli altri, ne' contro i costumi sociali. Pie' semplicemente, e' la lotta che ciascuno di noi sperimenta contro di se', quando non e' in grado di accettarsi davvero, di volersi bene e di trovare le'equilibrio fra le opposte forze della felicite' e delle'ambizione. Con una tenacia da guerriero, con rara oneste' e con una ricerca francescana di semplicite' nella lingua e nelle immagini (che volutamente riflette le'anoressia del suo protagonista) Nicola Lecca ci racconta la discesa agli inferi di un ragazzo esigente e feroce con se stesso quanto nemmeno il peggiore dei giudici potrebbe esserlo. Fuori da qualunque schema e da ogni possibile coro, ci restituisce le'immagine viva, complessa, dei sentimenti di un giovane alla ricerca di se'.



HOTEL BORG - Mondadori (collana scrittori italiani e stranieri)
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Questa è la storia di cinque persone che, presto, si troveranno insieme. Questa storia accade per lo più in Islanda: un'isola di ghiaccio, piena di lava, di vento e di gabbiani coraggiosi che camminano lungo i marciapiedi della capitale anche quando, talvolta, ci sono dei passanti. Si svolge tra queste poche strade, ma, sopratutto, si svolge nella coscienza più segreta di ognuno dei protagonisti. Proprio come un quadro di Mirò, questa storia non ha una prima donna, ma non ha neanche un primo uomo e tutti i personaggi esistono insieme, condividendo il medesimo spazio, senza comunicare tra loro anche quando, effettivamente, si trovano molto vicini. Eppure c'è un filo che li lega in una maniera invisibile. Si tratta di un filo di confine, di un limite: il loro limite umano. Ed è proprio dentro a questa inevitabile limitazione che essi si muovono ed esistono insieme. Alexander Norberg, il celebre direttore d'orchestra, coinvolgerà nel suo concerto d'addio Rebecca Lunardi, una donna complicata e cinica ormai al termine della propria carriera, e Marcel Vanut, un ragazzetto prigioniero di genitori avidi che lucrano sull'unicità della sua voce senza permettergli mai alcuno svago. Su di loro incombono due figure inquietanti: Hákon, padre segreto di molti figli e maestro di vita sregolata per i giovani di Reykjavík, e Oscar, impiegato in un albergo di lusso londinese con l'unico compito di salutare, inchinandosi, i clienti che arrivano e quelli che vanno via. Alexander, Rebecca e Marcel, così come Hákon e Oscar, sfideranno le regole del destino offrendo le proprie speranze al buio islandese: un buio invernale pieno di nebbia capace di rendere ogni accadimento misterioso.



GHIACCIOFUOCO - Marsilio editori

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Il termometro segna 16 gradi sotto lo zero, e il sole non sorge mai quando Nicola Lecca scrive a Laura Pariani un'email da Reykjavík. Lei la riceve in una Buenos Aires luminosissima, ma affaticata dal caldo e dall'umidità. È estate in Argentina, mentre in Islanda è ancora inverno pieno. Nicola Lecca ha scelto di vivere in Scandinavia: ama il silenzio asettico di quei paesaggi, la calma polare del buio perenne, la timidezza infinita delle persone. Laura, invece - che abita in Argentina - preferisce i colori accesi dei mercati sudamericani, il caos felice delle capitali andine, la passionalità del tango e quella delle menti. Nello stesso momento, seduti al tavolo di due internet caffé molto lontani fra loro, i due scrittori si accorgono di vivere esperienze opposte e di giorno in giorno continuano a raccontarsele. Nasce così Ghiacciofuoco e il desiderio di ritrarre la figura della donna in contesti geografici fra loro opposti. Nicola Lecca e Laura Pariani - due scrittori diversissimi per generazione, stile di scrittura, idee, esperienze - decidono di confrontarsi e di raccontare i mondi lontani che hanno potuto conoscere. Nascono sette figure di donna (la moglie, la vecchia, la prostituta...), sette storie che saranno raccontate due volte. Laura Pariani, infatti, ambienterà ognuno dei suoi racconti in Sud America e Nicola Lecca, invece, nel Nord del mondo. Ghiacciofuoco inaugura un genere di scrittura nuovo, parallelo, che vuole proporre al lettore un'esperienza ancora inedita e stimolante. Un progetto assolutamente originale nel nostro panorama letterario, che vede uniti due tra i migliori scrittori italiani della nuova generazione.



CONCERTI SENZA ORCHESTRA - Marsilio editori
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La strada che Nicola Lecca ha trovato per lasciare la sua isola e affrontare il più vasto mondo del continente è quella aerea dell'arte musicale. Una strada al tempo stesso erta e veloce, solitaria ed eletta, preclusa alle folle che non amano rischiare di perdersi faticando in silenzio. Lassù, dove ogni cosa suona definitiva e assoluta, dove lo sguardo si allarga liberamente sull'intatta bellezza del cielo e del mondo, dove le parole sembrano perfino superflue, Lecca ha imparato a distinguere quanto resiste nel tempo e nella memoria da quello che invece è soltanto effimero e fatuo, e, una volta ridisceso ha provato a narrarlo per evocarne l'incontro.
Non ha pianto sulle tradizioni perdute, sui mondi travolti dall'orrore della modernità, anzi, con cuore fermo, con orgoglio persino, egli racconta di bellezze che esistono e resistono e che lui ha potuto vedere.
Si sa che interpretare uno spartito musicale non è solo questione di abilità e di esercizio, che in gioco finiscono pulsioni segrete, emozioni e sentimenti, le ragioni dell'anima, i suoi inspiegati tormenti; ma è quell'incanto, la pienezza della bellezza che si rinnova ogni volta che la musica "classica" riemerge dall'ombra dei tempi, a consentirci di misurare il vuoto che intanto si è fatto d'intorno, il deserto che è rimasto dopo l'orrore , e a ridare consistenza ai nostri sogni.
Non c'è nostalgia in questi Concerti senza orchestra e neppure rimpianto, c'è la speranza, ora che il secolo ha fine, che si possa ricominciare da capo a suonare e ascoltare, a tremare e sognare, a vivere insomma.

Cesare De Michelis




RITRATTO NOTTURNO - Marsilio editori
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Vivere o scrivere, resistere in una perfetta solitudine o cedere alla tentazione dell'incontro, tenere gli occhi chiusi per conoscere il buio che è in noi o spalancarli sulla volgarità del mondo moderno, assaporare il dolente piacere della memoria o rassegnarsi nell'ottuso oblio del presente? Anne-Rose non ha dubbi, insegue il mistero che solo l'arte può rivelare.
In una Parigi lividamente autunnale, dove il sole è sempre velato e la vita resta confinata dietro alle vetrine dei bistrot, Anne-Rose coltiva il suo sogno di eternità in una lotta quotidiana contro l'effimero e il superfluo per strappare una a una parole che resistano al tempo.
"Soltanto la poesia è in grado di uscire materialmente dal sogno" confessa intrepida, mentre affida a un diario la testimonianza del suo astratto eroismo.
Nicola Lecca ha dato vita a un personaggio esemplare della crisi della modernità sulla soglia del nuovo millennio, sfidando se stesso ha vestito i panni di una donna ostinata e solitaria che si dona senza incertezze al suo unico amore.
Il diario che le sopravvive è il sublime soliloquio di una fede accesa dalla passione, che consuma fino in fondo la vita per riuscire ad andarle oltre.

Cesare De Michelis




HO VISTO TUTTO - Marsilio editori
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Tra l'esperienza e il suo racconto, la sua scrittura, c'è lo spazio di una soglia, così labile da sembrare un invito a superarla, eppure così profondo da suggerire la certezza di perdersi. Nell'incorporea brama delle parole la vita non può che smarrire ogni possibile senso, non può che rivelare la sua incongruenza.
Nicola Lecca si muove attento lungo i percorsi di un'Europa nordica e lunare, sfiorandone i bordi, inseguendo i suoi protagonisti adolescenti per sorprenderli esattamente nel momento in cui l'incanto dell'infanzia ancora resiste ma ormai è infranto, nel vuoto di un silenzio che li assorbe o nell'esplodere di un dolore che li spezza, in un crescendo che stordisce.
Ho visto tutto è una sorta di circumnavigazione del mondo per capire il segreto del male che lo infetta, una ricognizione ostinata lungo i sentieri della desolazione, una sfida continua all'impotenza della parola, alla sua insignificanza.

Cesare De Michelis






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